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Scisma d'Occidente
(o grande scisma)
(1378-1417)

Papa avignonese Benedetto XIII
(1394-1417)
1416, rifiuta sempre di abdicare;

ANNO 1416








1416
ducato d'Austria
Alberto V d'Asburgo [l'Illustre]
Albero genealogico
(Vienna 1397 - Neszmély, Ungheria 1439)
figlio di Alberto IV [il Paziente] e di Johanna di Baviera;
1404-39, duca d'Austria;




1423-39, margravio di Moravia;
1437-39, re di Boemia (Albrecht);
1437-39, re d'Ungheria (Albert);
1438-39, re di Germania (Albrecht II);


1416
-


1416
REGNO d'UNGHERIA
Sigismondo di Lussemburgo
Albero genealogico

(Norimberga 1368 - Znojmo, Moravia 1437)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania;
1387-1437, re d'Ungheria;
1410-33, re di Germania e dei romani;




1419-37, re di Boemia;
1433-37, imperatore del Sacro Romano Impero;


1416
la condanna al rogo di J. Hus decretata dal concilio, nonostante il suo salvacondotto, pone una pesante ipoteca sul suo futuro di re di Boemia;
cede la marca di Brandeburgo a Federico I di Hohenzollern;

1416
REGNO di BOEMIA
Venceslao IV di Lussemburgo
Albero genealogico

(Norimberga 1361 - Praga 1419)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Anna di Schweidnitz-Jauer;
1376-1400, re di Germania;
1378-1419, re di Boemia;
nel 1410 deve riconoscere al fratello Sigismondo la dignità imperiale;


1416
-

1416
Albero genealogico

(Norimberga 1372 - Kadolzburg, Franconia 1440)
figlio di Friedrich V, burgravio di Norimberga e principe dell'impero, e di Elizabeth von Meissen;
[ha notevoli domini personali ereditati sia dal padre sia dal fratello Giovanni.]
1398-1427, burgravio di Norimberga; (Friedrich VI)
1415-40, elettore di Brandeburgo []; (Friedrich I)

1416



1416
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;







1416
IMPERO BIZANTINO
Manuele II Paleologo
Albero genealogico

(n. 1350 ca - m. 1425)
figlio di Giovanni V;
1373-1390, coimperatore;
1391-1425, imperatore;
1399-1402, è in Europa in cerca di aiuto;


1416
dal 1403 seguono anni di pace;

1416
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Manuele III

(? - ?)
figlio di ;
1390 - 1416/17, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Alessio IV
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1416/17 - (26 apr) 1429, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Matteo Quirini
(1415-1417)
1416
1415-18, il conflitto tra Genova e l'impero trapesuntino interrompe quasi completamente i rapporti commerciali regolari tra la Repubblica di san Marco e il Ponto.

1416
IMPERO OTTOMANO
Mehmet I [Kirisçi - il Tenace]
 

(1382 - 1421)
figlio di Beyazid I;
1413-21, sultano;

1416
-




1416
RUSSIA
Basilio I
Albero genealogico
(n. 1371 - m. 1425)
figlio di Demetrio Donskoj;
1389-1425, gran principe di Mosca;
nel 1408, dopo aver acquistato nuove terre e annesso Nizni-Novgorod, a ovest ha sostenuto guerre contro la Lituania ottenendo con un trattato diversi territori;

 
-
1416
-





1416
REGNO di FRANCIA
Carlo VI [il Folle]
Albero genealogico
(Parigi 1368 - 1422)
figlio di Carlo V [il Saggio] e di Giovanna di Borbone;
1380-1422, re di Francia;


Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1416
nel 1407 è scoppiata la guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni;


1416
ducato d’Angiò
Luigi II d'Angiò
Albero genealogico

(Tolosa 1377 - Angers 1417)
figlio di Luigi I d'Angiò e di Marie de Châtillon-Blois;
1384-1417, conte del Maine e di Provenza;
1384-1417, duca d’Angiò;
re di Napoli, di Sicilia e di Gerusalemme; [titolare]
nel 1400, cacciato da Napoli da Ladislav I [il Vittorioso], è costretto a riparare in Francia;
nel 1410 viene sconfitto per mare alla Meloria da Ladislav I [il Vittorioso];
nel 1411 sconfigge Ladislao nella battaglia di Roccasecca ma, non sapendo avvantaggiarsene, finisce col ritirarsi definitivamente in Francia;
1416
diventa governatore di Parigi;


1416
-

a

1416
ducato di Borgogna
Giovanni [Senza paura]
Albero genealogico
(Digione 1371 - Montereau-faut-Yonne 1419)
primogenito di Filippo II [l'Ardito] e di Margherita di Fiandra;
1396, partecipa alla spedizione contro Bayezid (sconfitta di Nicopoli) guadagnandosi l'appellativo che lo distingue;
1404-19, duca di Borgogna;
1405-19, conte di Fiandra;






 
-
1416
nel 1407 è scoppiata la guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni;

 
1416
ducato di Savoia
Amedeo VIII [il Pacifico]
Albero genealogico
(Chambéry 1383 - Ginevra 1451)
figlio di Amedeo VII e di Bona di Berry;
1391-1416, conte di Savoia;
si deve a lui la pace di Bicêtre;
nel 1410 Margherita di Joinville gli cede le ragioni che le competono in quanto vedova del conte di Ginevra Oddo di Thoire e di Villars;
nel 1411 viene investito dall'imperatore Sigismondo dei suoi stati, è nominato anche vicario imperiale per la Lombardia e conte palatino;
si deve a lui il trattato di Bruges;
1416-1434, duca di Savoia;
fonda San Domenico in Bourg e un castello in Torino;

 
-
1416
Febbraio
19
, l'imperatore Sigismondo, ospite a Chambéry, erige in ducato la Savoia;




1416
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico V
Albero genealogico

(Monmouth 1387 - Vincennes 1422)
figlio di Enrico IV di Lancaster e di Maria Bohun;
1403, comanda le forze inglesi impegnate contro il Galles in rivolta;
1410, come presidente del consiglio privato, conduce una vivace opposizione alla politica del padre e del suo canceliere l'arcivescovo Th. Arundel;
1411, viene allontanato dalla carica;
1413-22, re d'Inghilterra;
succeduto al padre;

1416
con una fortunata attività diplomatica ottiene di staccare dall'alleanza con la Francia l'imperatore Sigismondo;


a

1416
REGNO di SCOZIA
Giacomo I
Albero genealogico

(Dunfermline 1394 - Perth 1437)
figlio di Roberto III Stuart;
1406-37, re di Scozia;
1406-1424, è in ostaggio dei sovrani inglesi mentre reggente è il duca d'Albany;

1416
-


a

1416
REGNI di DANIMARCA, di NORVEGIA
e di SVEZIA
Erik III
(n. 1382 - Rügenwalde 1459)
(Erik) figlio di Vratislav VII duca di Pomerania e di Ingeborge discendente dai re danesi;
1389-1439, re di Norvegia;
1396-1439, re di Danimarca (Erik VIII);
1396-1439, re di Svezia (Erik XIII);
[sovrano effettivo solo dal 1412, dopo la morte della zia Margherita.]



1416
-
NORVEGIA
1416
-
ISLANDA
1416
-
SVEZIA
1416
-



1416
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni I [il Grande]
Albero genealogico

(Lisbona 1357 - 1433)
figlio naturale di Pietro I;
1385-1433, re di Portogallo;
nel 1411 fa pace stabile con i castigliani;
nel 1415 è conquistata Ceuta;



1416
-
a

1416
REGNO di ARAGONA
Ferdinando I [il Giusto]
Albero genealogico

(Medina del Campo 27 nov 1380 - Igualada 2 apr 1416)
figlio di Giovanni I di Castiglia e di Eleonora d'Aragona;
1406, reggente del regno di Castiglia per conto del nipote Giovanni II;
1410, sconfigge gli arabi ad Antequera; muore lo zio materno Martino II;
1412-16, re d'Aragona e di Sicilia;
salito al trono in seguito al compromesso di Caspé, dopo un biennio di interregno [vedi Sicilia];
1416
ha dato un notevole contributo alla composizione dello scisma d'occidente riconoscendo l'elezione di papa Martino V e negando ogni supporto all'antipapa Benedetto XIII che pure aveva sostenuto la sua elezione a re d'Aragona.
Lascia la moglie Eleonora di Castiglia Albuquerque († 1435).


Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;



1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58. re di Sicilia;




1416
-

a

1416
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1416
-
a




1416
PIEMONTE
Lodovico di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1364 - 1418)
figlio di Giacomo e di Margherita di Beaujeu;
principe di Acaia (titolare)
1402-1418, signore di Piemonte;
nel 1403 sposa Bona di Savoia († 1432);
nel 1405 ottiene da Benedetto XIII la bolla di fondazione dell'università di Torino;
nel 1412 ottiene conferma della fondazione dell'università di Torino dall'imperatore Sigismondo;
nel 1413 ottiene la bolla confermativa dell'università di Torino anche da Giovanni XXIII;


 

1416
-



1416
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Tomaso di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Pietro;
1415 lug - nov 1421, doge di Genova;


1416
dopo l'attacco dell'imperatore di Trebisonda al castello genovese, che ha recato danni materiali anche ai cittadini genovesi, il Consiglio dei Duecento esamina le relazioni in merito; il doge, gli anziani e l'Officium Provisionis Romanie costituiscono una commissione speciale, guidata dal doge, con lo scopo di cercare i mezzi per "domare l'insolenza" dell'imperatore.




1416
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Tomaso di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Pietro;
1415
Luglio
4
, viene eletto doge;
1415 lug - nov 1421, doge di Genova;

1436 ? - 24 mar 1437,
1437 24 mar - 18 dic 1442;


1416
-



1416
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;




 
1416
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;


1416
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Tommaso Mocenigo
Albero genealogico
(Venezia 1343 – Venezia 4 apr 1423)
figlio di Pietro e di ?;
1414-23, doge di Venezia; [64°]
nel 1414, tra giugno e ottobre, la peste provoca 32.000 morti;

- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1416
la Repubblica, mirando alla pace con i turchi per la stabilità dei commerci, invia al loro re l'ambasciatore Francesco Foscari per firmare la pace non solo per Venezia ma anche per l'impero di Costantinopoli; continuando ciò nonostante le rappresaglie delle galee provenienti da Trebisonda e di altre che navigano nei mari d'oriente e rotta di conseguenza la pace, vengono inviati con 15 galee, al comando di Pietro Loredan, due provveditori Andrea Foscolo e Delfino Venier, quest'ultimo destinato come ambasciatore presso il re dei turchi. Avvicinatasi però l'armata allo stretto di Gallipoli viene attaccata dai turchi la cui audacia viene repressa rispondendo alle loro frecce con le balestre e i verrettoni; ad un nuovo attacco turco susseguente risponde l'armata veneziana che provoca la morte di 3000 nemici, la conquista di 6 galee e di ventuno fuste. Alla fine Loredan fa ancora presente di avere a bordo l'ambasciatore per il loro re il quale viene ora accolto con umanità e presentato al re turco con il quale viene siglata con maggior fermezza la pace; tra le condizioni imposte, quella più importante contiene l'espresso divieto ai turchi di uscire con i legni armati dallo stretto di Gallipoli, nel qual caso verrebbero sottomessi e ridotti in schiavitù.
Pur battuti e fermati in mare, non cessano le conquiste terrestri dei turchi soprattutto per la debolezza dei principi greci. Chiedono pertanto l'aiuto veneziano il despota di Morea e altri piccoli signori a Marina anche se invece la moglie di Giorgio Stusimero ha venduto loro l'importante piazza di Valona.





1416
REGNO di NAPOLI
Giovanna II d'Angiò-Durazzo
Albero genealogico

(n. 1371 - m. 1435)
figlia di Carlo III di Maiorca e di Margherita di Durazzo;
nata in Ungheria, giunge ancora giovinetta a Napoli;
1402, sposa Guglielmo, figlio di Leopoldo II duca d'Austria;
1406, rimasta vedova e senza figli, torna a Napoli;
1414-35, regina di Napoli;
succeduta al fratello Ladislao;
nel 1415 sposa Giacomo II di Borbone, conte di La Marche;


1416
-
a

1416
REGNO di SICILIA
Ferdinando I [il Giusto]
Albero genealogico

(Medina del Campo 27 nov 1380 - Igualada 2 apr 1416)
figlio di Giovanni I di Castiglia e di Eleonora d'Aragona;
1412-16, re d'Aragona e di Sicilia;



– vedi sopra –

Albero genealogico
(† 1479)
figlio di Ferdinando I [il Giusto], re di Aragona e di Sicilia, e di Eleonora di Castiglia-Albuquerque [la Ricca Dama];
1415-16, viceré di Sicilia;
1416
alla morte del padre, viene dal fratello Alfonso V richiamato in patria dove sposa Bianca II († 1441) regina di Navarra, contessa di Nemours, vedova di Martino I re di Sicilia;
Alfonso V, con l'aiuto di illustri giureconsulti tra cui Leonardo di Bartolomeo, riordina l'amministrazione municipale, sfoltisce l'insieme delle tassazioni ridando lustro e indipendenza alla magistratura e restituendo maggior vigore al potere esecutivo; precisa le funzioni del Vicerè che deve durare nelle sue mansioni tre anni godendo nel frattempo di tutte le prerogative regie, e a lui tutti i sudditi devono la medesima obbedienza che spetta al sovrano; istituisce la Deputazione del Regno costituita di 12 membri, quattro per braccio, con la funzione di rendere esecutive le deliberazioni del Parlamento; fonda l'Università di Catania;




1425-79, re di Navarra;
1458-79, re di Aragona;

1416
-

a






– Accolti, Francesco [l'Aretino] (Arezzo 1416-Siena 1488) giureconsulto e letterato;
[Fratello di Benedetto [il Vecchio].]

segretario di Francesco Sforza duca di Milano, lettore di diritto a Ferrara, Siena e Pisa;
Consilia
Commento alle Decretali
Rime (amorose e moraleggianti).

D'Alessio, Francesco oFrancesco di Paola (Paola 1416-Tours 1507) religioso italiano, santo;
Fondatore della congregazione dei frati "eremiti" poi denominata dei "minimi", direttore spirituale di Carlo VIII.

Medici, Piero de' o Piero il Gottoso (1416-1469) banchiere fiorentino;
[Figlio di Cosimo e fratello di Giovanni (1421-1463);
padre di Lorenzo (1449-1492) e Giuliano (1453-1478).
]
malato fin da bambino, in giovane età fu bloccato dalla gotta; pur trattandosi di una tara ereditaria, solo a lui successe di passare alla storia come "il Gottoso";
1451, 25 marzo, nella società appena costituita lui ed il fratello Giovanni sono titolari di 13.500 fiorini ciascuno, il cugino Pierfrancesco di 27.000; anche se si muove sotto il controllo del padre e del direttore generale Giovanni Benci, è formalmente capo della società; Francesco Sforza, grande amico e debitore dei Medici, conquista il ducato di Milano e subito la famiglia apre una nuova filiale nella capitale lombarda affidata alla direzione di Pigello Portinari, figlio di Folco ex direttore della sede di Firenze;
1453, i turchi con la conquista di Costantinopoli recidono la maggior parte delle vie commerciali con l'Oriente e mettono in grave imbarazzo Venezia;
1454, aprile, la pace di Lodi promossa da Niccolò V per interrompere le lotte intestine e muovere assieme contro l'Islam sembra garantire un periodo di stabilità e prosperità per l'azienda; 
1455, muore Benci e Cosimo accarezza l'idea di fargli succedere il più fidato Giovanni, destabilizzando così il vertice della società; ma Giovanni, pur assistito da Sassetti non è in grado di prevalere e Piero, schiacciato dall'evidente mancanza di fiducia, non è in grado di affermarsi come capo famiglia;
1463, 1° novembre, Giovanni viene ucciso dalla gotta;
1464, luglio, nella villa di Careggi muore il padre Cosimo; la società Medici gioca ormai in difesa e Piero sposta la filiale di Ginevra a Lione inseguendo i sempre più scarsi affari legati alle fiere; risucchiato dai gravi compiti politici, lascia la direzione effettiva del Banco a Francesco Sassetti; sfruttando il tradimento di Luca Pitti, riesce a sventare una congiura e a rafforzare l'egemonia sullo stato con una riforma che, per ironia della sorte, modifica l'attribuzione dei Priori delle Arti in "Priori della Libertà"; gli affari intanto volgono al peggio; la filiale di Londra è praticamente dissestata ed egli cerca un'intesa con Edward IV per rientrare dei crediti; ordina a Pigello Portinari di ridurre i prestiti al duca di Milano; lo stesso, ma invano, cerca di fare con Tommaso Portinari a Bruges. 
Il fallimentare tentativo di costituire assieme al papato un monopolio dell'allume crea ulteriori gravi conseguenze; l'allume è essenziale nella fabbricazione del vetro e soprattutto per eliminare grassi e impurità dalla lana, la maggiore industria del momento; l'occasione di quello che sembra un buon affare viene dalla scoperta dei ricchi giacimenti dei monti della Tolfa che sovrastano Civitavecchia;
1466, 1° aprile, i Medici subentrano ai primitivi soci della Societas Aluminium che si incarica dell'estrazione, dello stoccaggio e anche della vendita all'estero del minerale, divenuto ancora più prezioso dopo la cessazione delle importazioni genovesi che hanno perso il controllo delle miniere di Focea; il disegno di imporre l'allume pontificio sui mercati occidentali ad alto prezzo però si infrange contro le resistenze degli acquirenti il cui "cartello" si rivela più forte di quello formato tra i Medici e Paolo II
1468, a nulla vale l'idea del papa di sostenere l'affare promettendo che i guadagni verranno impiegati nella lotta contro i Turchi, né il sostegno dato dal duca di Borgogna Carlo il Temerario ai  suoi amici e finanziatori con un trattato che proibisce la vendita di ogni allume non romano; questi è però costretto a fare marcia indietro e Piero allora gli congela i crediti e liquida le galere di Borgogna utilizzate per il trasporto dell'allume;
il "cattivo affare" mina le basi di casa Medici;
1469, 2 dicembre, muore.

Piero della Francesca (Borgo San Sepolcro, Arezzo 1416 ca-1492) pittore italiano;
De quinque corporibus regularibus (dopo il 1482, opuscolo dedicato a Guidobaldo da Montefeltro, in ricordo di Federico)
De prospectiva pingendi (1490, trattato).

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